TERAMO – In attesa del pilomat (che non si alza più) e della più volte annunciata nuova Ztl-barra-isola pedonale (a proposito quando saranno sistemati gli arredi come promesso?), si rivedono i cestelli degli elettricisti in via Capuani. Ma per mettere mano ai lampioni che per metà via facevano luce gialla con le vecchie lampadre a incandescenza e per l’altra metà luce bianca con le nuove installazioni a led. Ma l’intervento degli operai, che rientra nell’ambito del progetto Paride sui corpi luminosi in città, sembra destinato a sollevare polemiche. Per due aspetti: si torna alla vecchia colorazione gialla (anche se si tratta di lampade a led e dunque a bassco consumo energetico) e la potenza installata non supera i 30 watt. Questo vuol dire che in via Capuani – che nelle intenzioni (ma solo in quelle) dell’amministrazione resta la strada di riferimento per il passeggio, lo shopping e l’enogastronomia – si dovrà camminare tenendo per mano una… torcia, visto che secondo molti dei commercianti e residenti, l’illuminazione è minima. La segnalazione è stata subito raccolta dall’assessore Valdo Di Bonaventura, che ha incontrato nel primo pomeriggio l’impresa che sta realizzando la sostituzione dei corpi illuminanti (al momento sono differenti tra loro, alcuni senza più vetri come previsto, altri ancora chiusi). In via Capuani, è stato fatto notare, è emerso lo stesso problema registrato nella frazione di Rocciano, dove la stessa tipologia è stata già montata: nelle stradine più piccole e strette la luce è ideale, come accade ad esempio anche a Frondarola, al contrario nella piazza dove gli spazi sono più ampi, l’area risulta più buia. Saranno apportati modifiche alla potenza delle lampade, fermo restando che una volta ottenuto l’ok alla sperimentazione, le stesse tipologie di lampadine a led giallo e corpo illuminante aperto dovrebbero essere installate nel resto della città, dove resiste ancora il vecchio sistema d’illuminazione.
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